MUSEI DI INTERESSE RELIGIOSO NEL LAZIO N.10 ITINERARI DIDATTICI - CON RINASCITA ARTISTICA -
- flaviogarzia22
- 28 set
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Nell’area laziale sono sparsi una miriade di musei di interesse locale. Nonostante il gran numero, solo pochi sono di pertinenza religiosa. Intendiamo illustrarli per sommi capi, fornen do una panoramica complessiva del loro patrimonio culturale ed indicazioni sommarie ma precise riguardo la loro ubicazione geografica. Cominciamo questa breve rassegna con i Musei situati nella provincia di Frosinone. Ad Anagni si trova il museo Innocenzo III che è allestito all’interno della Cattedrale di S. Maria, dal notevole profilo architettonico
romanico, ed espone reperti appartenenti al Tesoro del Duomo, tra cui emerge una ricca
collezione di paramenti e oggetti liturgici di alto livello artistico e artigianale.
Nel lapidario, ancora in corso di allestimento, troveranno ricetto, fra gli altri materiali preziosi stemmi vescovili. Costituisce un fulgido esempio di luogo religioso adibito a museo la Abbazia di Casamari, che si trova nel territorio del comune di Veroli, in provincia di Frosinone. fondata dai benedettini nel XI secolo e riedificata interamente dai cistercensi nel corso del XIII secolo, testimonianza evidente dell’arrivo nel Lazio dello stile gotico borgognone durante il Duecento. Il monastero benedettino di Montecassino ospita un museo di grande rilievo storico e culturale, viste le raccolte di testimonianze degli antichi amanuensi, tra cui si segnalano epigrafi, codici miniati, libri d’ore, incunaboli, cinquecentine ed altre preziose rarità bibliografiche. La zona di Latina può vantare un unico luogo museale a carattere religioso: si tratta del museo diocesano del capitolo della Cattedrale di Gaeta situato nel pronao della Basilica, risalente originariamente alla fine del secolo XI.
Sono conservate opere provenienti da varie chiese locali, tra cui emergono affreschi e sculture medievali, arredi sacre, stampe, e gli exultet, appartenenti ad un periodo compreso tra il IX ed il XIX secolo. Museo diocesano di Ferentino Istituito il 30 giugno 2011, questo museo si trova nell’antico Episcopio di Ferentino che è parte del complesso della Chiesa Cattedrale e accoglie beni di proprietà del Capitolo della Cattedrale e altri beni di diversi luoghi di culto del territorio ferentinate e diocesano. L’allestimento riprende la storia pregressa del Palazzo, delle sue funzioni e delle sue raccolte. Le sale ospitano dei quadri storici, frutto di collezioni e lasciti, e delle pale realizzate tra il XVII e il XVIII secolo, per gli altari della Cattedrale, oltre ad affreschi di epoca medievale. Di particolare interesse è la suppellettile sacra, vere sculture preziose, fra statue lignee del XV secolo e busti argentei del tardo XVII secolo. La sezione dei paramenti liturgici, esposti a rotazione, documenta le diverse tipologie di manufatti tessili dal XVII al XX secolo. La provincia di Rieti si rivela più ricca di edifici sacri adibiti a museo. La celebre Abbazia di Farfa , centro monastico potentissimo nel medioevo, fondato intorno alla metà del VI secolo e poi riedificato alla fine del VII secolo, reca traccia delle numerose trasformazioni con i suoi elementi gotici e romanici alternati a forme rinascimentali e barocche. La sezione medievale del museo è dedita alla archeologia locale della Sabina. Il museo del monastero della Santa Filippa Maneri a Petrella Salto si trova in un ambiente annesso al convento ed è stato allestito a cura delle Clarisse per raccogliere le testimonianze storiche riguardanti le attività dell’ordine monastico dal XIII al XIX secolo.
Vi sono esposti paramenti, arredi liturgici, ex-voto e pergamene medievali, oltre ad un insolita Madonna lignea del XV secolo. Ad un livello di importanza inferiore si colloca il museo del Duomo di Rieti, la cui collezione si giova di un nucleo principale di oggetti liturgici della Cattedrale, dominati da esemplari di oreficeria sacra. Sorvolando rapidamente sulla provincia della capitale, che non offre spunti salienti per la trattazione—se si eccettua forse il marginale museo dell’Abbazia di Santa Scolastica a Subiaco—approdiamo direttamente al Viterbese e concludiamo la nostra breve rassegna col museo della Chiesa di Santa Maddalena a Gradoli, che ospita numerosi oggetti liturgici, ex-voto, paramenti, sculture e dipinti, in relazione col culto della Santa alla quale è intitolata la chiesa e databili tra il XVI ed il XIX
secolo. Il Museo Diocesano Sabino ha sede nel cuore di Poggio Mirteto, nel Palazzo Episcopale, l’antica residenza degli abati commendatari di Farfa. Oggi il palazzo ospita la residenza del vescovo diocesano, la Biblioteca e l’Archivio storico mentre poco distante si erge la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Le opere che conserva provengono in gran parte dalle chiese della diocesi: compito di un museo diocesano è infatti quello di mettere in salvo il patrimonio ecclesiastico esposto a rischio, mantenendo comunque vivo il legame tra i beni musealizzati, il territorio e la fede cristiana di cui sono manifestazione visibile e tangibile. Le opere spaziano dal XIV al XIX secolo e presentano una notevole varietà: dipinti, sculture lignee, preziose oreficerie, paramenti liturgici e un serie di croci processionali in argento davvero straordinarie.Il Museo Diocesano di Albano L'itinerario museale si sviluppa in tre piani espositivi, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dall'epoca romana imperiale al XX secolo. l’Abbazia di Farfa .
Il percorso di visita parte dalla basilica tra le pitture di Zuccari, Orazio Gentileschi, Hendrik van der Broek; per poi entrare nel monastero percorrendo il corridoio d'ingresso con i resti del coro quadrato che, insieme al campanile, costituisce la parte est dell'antico impianto della chiesa medievale.
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