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CONVEGNO“ARCHEOLOGIA E VERDE “‑difesa dei monumenti dai danni ambientaliSede sodalizio Via Luigi Capuana 207 Roma ‑ 8/05/2024 ore 16,00

  • flaviogarzia22
  • 13 ott 2024
  • Tempo di lettura: 6 min

Il Convegno si è svolto su invito del

Centro Culturale Rinascita Artistica Aps L’obiettivo è quello di individuare ed attivare quei meccanismi che possono creare lavoro nel campo dei beni culturali (intesi nella loro forma più ampia) come da tutti più volte auspicato.E risolvere il problema della conservazione dei reperti archeologici, debba meritare una maggiore attenzione e cura in quanto à in gioco un patrimonio unico e insostituibile il quale costituisce oltretutto, l’elemento di maggiore richiamo turistico. I reperti archeologici, statue manufatti esposti all’aperto possono esssere preservati dall’azione degli agenti atmosferici mediante ‘’irrorazioni’’ di apposite sostanze chimiche che rendono le parti trattate repellenti all’acqua e fissano, altresì, le particelle in corso di disgregazione. Sono intervenuti al convegno in ambiti diversi: Laura Ceroni ‑ beni architettonici ‑ Annamaria Auteri‑ management imprese ‑ Sergio Valerio Garzia architetto – tecnologia dell’arte ‑ Piero Marras – Giornalista ‑ Ascone Antonio – Creatività e formazione artistica ‑ Giorgia Auteri – Beni culturali ‑ Tanzi Stefania– industria dei marmi pregiati Giuseppe Garzia– scuola – educazione culturale ‑ Andrea Galli – arte ‑ disegno‑ giornalismo ‑ Flavio Garzia– Critico d’Arte ‑ Dema Gentian – fondi comunitari .

Il presidente del Centro Culturale Rinascita Artistica apre il convegno, introducendo il tema Numerosi esperti intervengono con contributi contenenti le problematiche e le soluzioni

proponibili alla luce delle personali esperienze. L’architetto Garzia, alla luce della sua lunga esperienza alla dirigenza della Soprintendenza Beni Architettonici Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici osserva che occorre una volta definito lo scopo, costruire una rete per comunicare e lavorare in sinergia, fra le tante proposte o iniziative frammentarie, escludendo quelle non praticabili perché fuori misura o velleitarie. Uno degli obiettivi da affrontare è quello di una riforma del Codice dei Beni Culturali. Occorre rendere comprensibili le leggi e le normative sui Beni Culturali, i meccanismi che determinano l’uso del territorio e regolano la gestione degli spazi vincolati; Diserbo delle zone archeologiche, a Roma dove esiste un perfetto connubio fra zone abitate e zone d’interesse archeologico, storico o monumentale, il problema del diserbo di queste zone acquista una particolare importanza anche sotto il profilo della salvaguardia dell’igene ambientale,in quanto, la presenza di erbacce CENTRO CULTURALE ETS - e.mail rinart@virgilio.it

e cespugli,costituiscono ricettacolo di rifiuti dove si annidano animali che a loro volta, producono l’accumulo do sporcizie. Un esempio di percorso proponibile può essere fornito dalla scelta di diserbanti e la tecnica di impiego deve essere eseguita da persnale specializzato per evitare danni ai reperti trattati. Andrea Galli osserva che il lavoro iniziato con il Convegno di Roma è apprezzabile per la sua audacia e coraggio in un momento in cui si avverte il bisogno ineludibile di abbandonare l’immobilismo che ha caratterizzato il passato. Il primo passo può consistere nella definizione di orientamenti e principi destinati e svilupparsi con il contributo dei vari esperti. Il diserbo nelle zone archeologiche, è bene che non sia considerata come una semplice operazione di giardinaggio, ma deve essere affidata ad imprese specializzate nello specifico settore d’intervento dell’igiene archeologico . I reperti archeologici esposti in luoghi aperti sono inevitabilmente soggetti alle azioni disgregatrici prodotte da pioggia, umidità, dalle variazioni termiche e dal gelo. Ai danni prodotti dallʹazione degli agenti atmosferici si aggiun gono quelli , ancora più devastanti prodotti da muschi licheni, da piante erbacee e cespugliose che crescono sui materiali già di sgregati. Lʹanidride solforosa è lʹagente inquinante più dannoso , deri va dallo zolfo contenuto nel carbone e nei prodotti petroliferi la cui combustione a contatto con lʹumidità atmosferica , forma soluzio ni acide le cui precipitazioni causano effetti deleteri sui manufatti e alle persone. Anche lo sfaldamento dei bronzi e la trasformazione in ver derame (solfato di rame) non è altro che la combinazione tra il ra me presente nella lega bronzea e lʹacido solforico contenuto nel lʹacqua piovana. Ne sono di esempio i danni causati alla statua del «Marco Au relio», ai marmi del Foro Romano, alla colonna di Traiano ai templi di Paestum, anche lʹAcropoli di Atene è soggetta allo sgretolamento continuo sotto lʹassalto dei gas inquinanti che con lʹausilio delle pioggie acide e dei venti , penetrano nelle vie capillari del marmo sfaldandolo e scheggiandolo continuamente . Lo sgretolamento del marmo (Ca CO) è dovuto alla sua tra sformazione in gesso (Ca SO), molto più friabile per il contatto con lʹacido solforico secondo la elementare equazione chimica:

Ca CO + H SO = Ca SO + HO + O ‑

La superifice delle statue è spesso incrinata per la formazio ne di cristalli di calcite che si scollano e si staccano . Il prof. Giuseppe Garzia, esperto in beni culturali e marketing territoriale, esprime considerazioni sulla possibilità di creare occupazione e lavoro sviluppando la cultura del bene culturale visto come risorsa allo sviluppo economico del territorio. In tutto il mondo il turismo Museale cresce nella misura del 5 % all’anno. In Italia è in calo perché non si riesce a incrementare i visitatori del più grande Museo all’aperto del mondo. I turisti vengono in Italia soprattutto per la qualità della vita (cibo, shopping, calzature e moda, musei, teatri e città d’arte). Occorre agire in termini pragmatici, non velleitari, propagandistici o illusori. Infine, sul tema ECOLOGIA ARCHEOLOGICA occorre riflettere criticamente sulle cause dei problemi irrisolti che possono contribuire ad individuare nuovi percorsi per le attività di difesa e diserbo delle zone archeologiche. Occorre iniziare, inquadrando la situazione attuale e le potenzialità del settore. L’obiettivo è quello di rimettere in sesto un sistema, organizzato su un percorso che, partendo dall’orientamento, istruzione e formazione artistica, porti al collocamento sul mercato internazionale dei prodotti frutto dell’eccellenza italiana, con il conseguente sviluppo dell’occupazione, in particolare dei giovani. La Stefania Tanzi osserva che occorre partire da una ridefinizione del termine “difesa dai danni ambientali” diverso da come comunemente inteso. Anche fare chiarezza sulle parole “produzione”, “produttività” e “made in Italy”, quest’ultimo termine percepito in modo diverso in paesi lontani. A volte vi è esclusivamente un forte richiamo alla “romanità” al’ARCHEOLOGIA dell’antico Impero dei Cesari.

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Il metodo da seguire è quello di far convergere i vari approfondimenti che perverranno senza uscire fuori dal tracciato di base. Si riserva di dare il suo contributo nel campo della creatività e formazione artistica. In particolare occorre procedere alla individuazione dei nuovi termini dell’orientamento artistico nel sapere e saper fare alla luce dei cambiamenti in atto. Invece le sole bellezze naturali sono reperibili anche altrove con notevole convenienza economica. Oggi, il valore del rapporto tra beni culturali e turismo, gli effetti di entrambi sul territorio, viene presentato, come novità, ma da tanti decenni se ne parla. Occorre agire in termini pragmatici, non velleitari, propagandistici o illusori. Infine, sul tema del Made in Italy, occorre riflettere criticamente sulle cause dei problemi irrisolti che possono contribuire ad individuare nuovi percorsi per le zone di grande interesse archeologico. Occorre iniziare, inquadrando la situazione attuale e le potenzialità del settore. L’obiettivo è quello di rimettere in sesto un sistema, organizzato su un percorso che, partendo dall’orientamento, istruzione e formazione artistica, porti al collocamento sul mercato internazionale dei prodotti frutto dell’eccellenza italiana, con il conseguente sviluppo dell’occupazione, in particolare dei giovani. La Dott.ssa Giorgia Auteri, osserva che occorre partire da una ridefinizione del termi ne “industria” diverso da come comunemente inteso. Anche fare chiarezza sulle parole

“monumenti”, “zone archeologiche” e “città d’arte”, quest’ultimo termine percepito in modo diverso in paesi lontani. A volte vi è esclusivamente un forte richiamo alla “romanità” dell’antico Impero dei Cesari. Come esempio di creatività, cita le opere dell’artista Tullia Matania eseguite su marmi policromi. La prof. Laura Ceroni – sottolinea come per comunicare

“l’immagine” dell’Italia occorre il riconoscimento e la condivisione di quei valori su cui si basa la nostra cultura. E’ quindi importante la padronanza dell’espressione verbale e la comprensione dei testi letterari e poetici. Sarà così possibile esprimere compiutamente e comunicare quei sentimenti che rispecchiano i nostri valori. L’obiettivo è quindi promuovere l’educazione ai sentimenti, valore da insegnare ai giovani alla pari di scienza, tecnologia,beni monumentali, tecnologia ecc.

Il prof. Piero Marras interviene con osservazioni e domande preliminari.

Sarebbe oltremodo facile teorizzare che, ad esempio prendendo spunto dalla descrizione del tema proposto, manca solo il terzo elemento della “competenza”, cioè il “saper essere” per … competere realmente, valorizzando e disseminando la nostra eredità materiale e le nostre tradizioni. Sarà poi vero?

Abbiamo competenze per valorizzare e proporre questo patrimonio ereditato?

Sappiamo progettare un “Sistema Cultura”? Siamo in grado di pianificare e realizzare azioni per un piano strategico visionario attirando l’interesse di un pubblico di qualità a livello internazionale?

E, se sì, sappiamo trasferire i saperi e le passioni coinvolgendo i giovani anche in attività gestionali e organizzative, con un po’ di creatività e innovazione, mettendoli alla prova su casi concreti e trasformando i docenti e gli imprenditori in Tutor d’apprendimento, ben sapendo che queste attività contribuiscono in modo significativo alla crescita economica, all'occupazione, all'innovazione e alla coesione sociale?

Rinascita Artistica presenterà un progetto di difesa dei monumenti dai danni ambientali e rifacimento delle zone di grande interesse Archeologico della Roma antica, in forte degra do a Roma , con il censimento e la catalogazione delle stesse dove intervenire.

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